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GOCCINE: CONSAPEVOLEZZA

Il potere della #consapevolezza: trasforma il sentire in azione.


Ho pensato di iniziare questo percorso di "Goccine - piccole dosi di consapevolezza" con il tema “consapevolezza” perché è uno degli strumenti che sento più affini al mio modo di lavorare e su cui mi concentro molto nei miei incontri. 


In molti dei miei #workshop e lezioni, chiedo ai partecipanti cosa sia per loro la consapevolezza, ottenendo risposte diverse e interessanti: conoscenza, #esperienza#fiducia, sicurezza, #poterepersonale, armonia, saper chiedere. Ogni contributo aggiunge un tassello importante alla comprensione di un concetto ampio e profondo.


Quando, semplificando, spiego che la consapevolezza è la capacità di dare un nome a ciò che sentiamo, proviamo e sappiamo, vedo gli sguardi aprirsi e le teste annuire. Perché, pur nella sua semplicità, questa frase definisce chiaramente un concetto che spesso sembra astratto. 


Ma perché è così importante dare un nome al nostro sentire? Perché ci aiuta a definire il bisogno che ne sta alla base. E se riesco a individuare il bisogno, posso iniziare a pormi degli obiettivi di #cambiamento.


Immagina di poter identificare ogni #emozione, pensiero o sensazione che provi, e di dare un nome a ciò che accade dentro di te. Come cambierebbe il tuo modo di affrontare lo stress o le sfide quotidiane? "Sono arrabbiata con... Posso fare qualcosa per quella rabbia? Posso parlarne con quella persona?", "Sono stressato per... Posso intervenire sul mio stress? Come posso gestirlo?", "Ho fame... Posso agire su quella sensazione? Come mi attivo?".


Essere consapevoli significa fare scelte autentiche, basate su ciò che sentiamo davvero. È il primo passo verso il cambiamento. Quante volte ti sei sentito/a bloccato/a senza capire cosa ti impedisse di fare il passo successivo? Potrebbe essere che non hai ancora dato un nome a un bisogno per te importante.


Faccio spesso l'esempio dei crampi della fame: se non riuscissi a dare un nome a quei crampi, non mi attiverei per mangiare. E se sbagliassi interpretazione, potrei persino prendere un medicinale per i dolori, senza però soddisfare il vero bisogno. Mi segui? Lo stesso accade con le emozioni e i segnali che il corpo ci manda. Se non sappiamo riconoscerli, rischiamo di non rispondere ai nostri veri bisogni.


La consapevolezza non richiede grandi cambiamenti immediati. Si coltiva a piccole dosi, una goccia alla volta. Basta iniziare con un respiro consapevole o una pausa per chiederti: "Cosa sento in questo momento?". Piccoli gesti che possono portare a grandi trasformazioni nel tempo.


Nel mio percorso di #counselor, aiuto le persone a esplorare queste piccole dosi di consapevolezza, offrendo uno spazio sicuro per riflettere su ciò che provano e sui loro bisogni. Non si tratta di rivoluzionare la propria vita in un attimo, ma di muoversi un passo alla volta verso un benessere più autentico.


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